Primo Convegno La Biologia Molecolare Nella Pratica Clinica
La Biologia Molecolare nasce negli anni cinquanta con la scoperta del DNA e rappresenta oggi un’area moderna e innovativa dell’attività diagnostica in campo medico.
La Biologia Molecolare risponde oggi alla necessità di una diagnosi rapida e certa in campo oncologico, genetico e infettivologico per impostare rapidamente un trattamento specifico e mirato, ridurre i tempi di ospedalizzazione/trattamento e i costi di gestione.
Negli ultimi dieci anni in particolare, le tecniche di Biologia Molecolare sono state utilizzate come strumenti diagnostici nella pratica clinica quotidiana di molte discipline dell’area medica come la Genetica, la Farmacologia, l’Anatomia Patologica.
Questo ha consentito di ottenere importanti informazioni inerenti:
a) diversa ereditarietà e suscettibilità al cancro;
b) variabilità genetica della risposta farmacologica;
c) presenza di alterazioni molecolari nel tessuto tumorale (mutazioni, riarrangiamenti genici) diverse da paziente a paziente e utili bersagli terapeutici di farmaci “intelligenti”.
L’introduzione delle tecnologie di Diagnostica Molecolare in Infettivologia Clinica per l’identificazione di microrganismi patogeni e di geni codificanti per meccanismi di resistenza ai farmaci clinicamente rilevanti, stanno contribuendo in maniera determinante all’evoluzione della Diagnostica Microbiologica, grazie alla rapidità di esecuzione, alla possibilità di utilizzo direttamente da campione clinico e da materiali polimicrobici, alla non dipendenza dalla crescita del microrganismo, e alle possibilità di automazione.
La Diagnostica Molecolare, pertanto, consente di aumentare la qualità del servizio diagnostico fornendo informazioni rilevanti e tempestive sia sul piano clinico che sul piano epidemiologico. Per poter sfruttare a pieno i vantaggi della Diagnostica Molecolare, è necessario posizionare correttamente le tecnologie diagnostiche molecolari nei percorsi diagnostici e trasmettere in modo adeguato l’informazione aggiuntiva all’utenza clinica.
Il convegno aveva lo scopo di presentare un quadro aggiornato sulle tecnologie di Diagnostica Molecolare disponibili nell’ambito della microbiologia clinica e della genetica medica, e discutere criteri ed esperienze sul loro utilizzo nei percorsi diagnostici. Hanno partecipato Relatori esperti del settore operanti in ambito sia privato che pubblico: Dr. Alberto Antonelli della UO Microbiologia e Virologia Careggi, Firenze, Dr. ssa Marina Baldi, Responsabile della Sezione di Genetica Forense, Laboratorio Genoma, Roma, Dr. ssa Loria Bianchi, Responsabile Sezione di Virologia, Laboratorio Analisi San Jacopo, Pistoia, Prof. Antonio Salvatore Calabrò, Professore associato c/o Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche "Mario Serio", Università di Firenze e Dirigente Medico UO Gastroenterologia Clinica Careggi, Firenze, Dr. ssa Maria Sole Facioni, Presidente Associazione Italiana Latto-Intolleranti, AILI, Dr. Moreno Ferroni, Direttore Sanitario, Laboratorio LAMM, Lucca, Dr. Sauro Luchi, Direttore UO Malattie Infettive ASL2, Lucca, Dr.ssa Barbara Matteoli, Responsabile Settore di Biologia Molecolare, Laboratorio LAMM, Lucca, Prof. Mauro Pistello, Professore Ordinario presso il Dam - Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia Università di Pisa e Direttore UO Virologia, AOUP, Pisa. Grazie al grande lavoro e alla alta preparazione specialistica del Responsabile Scientifico, Drssa Barbara Matteoli, già Responsabile del Settore di Biologia Moleoclare presso il Laboratorio LAMM e alla grande lungimiranza del Direttore Sanitario della Struttura Dr Moreno Ferroni, l’evento ha avuto un grande riscontro da parte della comunità medico-scientifica lucchese e non, ha permesso di inquadrare la biologia molecolare come possibile strumento diagnostico di routine a vantaggio del paziente e ha consolidato la presenza del Laboratorio LAMM come realtà di eccellenza in ambito diagnostico e di ricerca medica.