Marcatori tumorali
La presenza di un tumore nell'organismo può essere rivelata attraverso il dosaggio di particolari sostanze presenti nel sangue. Nessuna di queste analisi, però, può essere utilizzata come strumento di prevenzione o di screening, ma solo per rafforzare o confermare una diagnosi.
Questi marcatori sono molecole che l’organismo produce normalmente e possono aumentare di concentrazione in corso di malattie tumorali.
I markers tumorali sono:
- CEA (antigene carcino-embrionario)
- I mucinici, in particolare il CA125, il CA19-9, il CA15-3 , CA72-4, CA50
- Alfa-feto proteina (aFP)
- Il TPA (antigene polipeptidico tessutale)
- Cyfra 21
- HE4 (ovarian cancer marker)
- NSE (enolasi neuronale specifica)
- PSA (antigene prostatico specifico)
Perché si esegue
Si tratta di analisi prescritte dal medico (oncologo generalmente) che possono essere utili per diagnosticare se la persona soffre di un tumore (ma si deve tenere presente che non sono analisi che indicano esclusivamente la presenza di un tumore) o per il monitoraggio della malattia, anzi, sono soprattutto utilizzate per questa finalità ed aiutano a valutare se il trattamento è efficace. Se, infatti, dovessero risultare alterate, è opportuno modificare la cura per combattere la malattia.
In particolare:
- CEA (antigene carcino-embrionario) è una proteina che in passato si pensava fosse associata solo alla diagnosi di tumore dell'intestino, oggi, invece, si è scoperto che è associata anche ad altri tipi di tumori come quello della mammella, del polmone, dell'ovaio, dell'utero e del pancreas. Una sua alterazione, però, può essere causata anche da altre malattie non tumorali come la bronchite cronica, la tubercolosi, la cirrosi epatica, la colite ulcerosa e la pancreatite e anche in alcune persone sane, ma che fumano molto.
- CA125 è un marcatore del tumore dell'ovaio. Non è precoce e serve, soprattutto, per verificare l'andamento delle cure.
- CA19-9 è legato al tumore all'intestino (e ad altre malattie non tumorali come la pancreatite, la fibrosi cistica, la colite ulcerosa), ma soprattutto è associato al tumore del pancreas. Anche questa analisi non è di tipo precoce.
- CA 15-3 aumenta nei tumori della mammella.
- TPA (antigene polipeptidico tessutale) è un marcatore totalmente aspecifico, cioè aumenta in numerose malattie tumorali o infiammatorie ed esprime la velocità del ricambio cellulare (la produzione di cellule), quindi aiuta il medico a valutare quando esiste il rischio che il tumore progredisca velocemente.
- L’AFP Alfa-feto proteina è una proteina che viene secreta dal sacco vitellino e dal fegato, ed è per questo motivo che un tempo veniva utilizzata per monitorare lo stato di salute del feto durante la gravidanza. Nell’adulto aumenti significativi possono essere correlati a malattie epatiche (carcinoma epatico, epatite acuta, epatiti virali, cirrosi) e, meno frequentemente a tumori dell’apparato digerente, del polmone, dell’ovaio e del testicolo
- CYFRA-21 è un frammento del filamento intermedio della citocheratina 19, normalmente espresso nelle cellule di origine epiteliali ed anche nelle loro derivazioni maligne. Viene utilizzato per la sorveglianza post-operatoria delle recidive di alcuni tumori della mammella, del carcinoma polmonare squamo cellulare e dei tumori della testa e del collo.
- L’HE4 (Human Epididymis Protein 4) è una glicoproteina che, nel carcinoma dell’ovaio, viene espressa in eccesso. L’HE4 è più specifico del Ca125 e pertanto l’accoppiamento dei due markers permette di discriminare le patologie benigne a carico dell’ovaio da quelle maligne. Il carcinoma dell’ovaio rappresenta nella donna la prima tra le neoplasie dell’apparato riproduttivo. Il tumore ovarico è tra le patologie oncologiche di più difficile approccio in quanto, non evidenziando sintomatologie specifiche, viene nella maggioranza dei casi scoperto troppo tardi, quando le possibilità di guarigione sono ormai compromesse. La diagnosi precoce di questo tumore è pertanto un elemento essenziale per ridurre la prognosi infausta e migliorare la qualità della vita della paziente: infatti se la diagnosi viene effettuata nel I o II stadio dello sviluppo tumorale la sopravvivenza a 5 anni supera l’85% dei casi mentre al III e IV stadio è inferiore al 15%.
- Il marcatore del tumore ovarico HE4 si è rivelato estremamente utile nel discriminare tra cancro dell’ovaio, cisti o masse ovariche benigne e carcinoma endometriale.
- L’Enolasi è un enzima coinvolto nel metabolismo del glucosio. La sub unità γ viene rilevata soprattutto nei neuroni e nei tessuti neuro-endocrini. Livelli elevati di NSE si trovano nei tumori maligni con differenziazione neuroendocrina. Fra questi, i più importanti sono il cancro del polmone a piccole cellule e il neuroblastoma. L’NSE è presente nel citoplasma e viene rilasciato in circolo in seguito alla rottura delle cellule.
- Il PSA, acronimo di Prostate Specific Antigen, (Antigene Prostatico Specifico), è una proteina che viene sintetizzata dalle cellule prostatiche ed è un esame che viene utilizzato per individuare precocemente gli uomini che possono sviluppare il carcinoma della prostata, uno dei più diffusi tumori maligni del sesso maschile. Il suo ruolo fisiologico è quello di mantenere fluido il liquido seminale successivamente dopo l'eiaculazione, questo serve per una migliore motilità degli spermatozoi negli organi genitali femminili.