Antibiogramma: test di suscettibilità antimicrobica e resistenze batteriche

Microbiologia

Test di suscettibilità antimicrobica (Antibiogramma)

L’antibiogramma è un test fenotipico di Laboratorio utilizzato per la ricerca della sensibilità dei microrganismi ai diversi antibiotici; costituisce un prezioso elemento di guida alla terapia, perché rende possibile la scelta dell’antibiotico più adatto al singolo caso. Nell’antibiogramma sono riportate per ciascuna associazione microrganismo/antibiotico le categorie Sensibile (S), Sensibile per aumento della esposizione (I) e Resistente (R) e la maggior parte degli antibiogrammi includerà la Concentrazione Minima Inibente (MIC) che rappresenta la concentrazione più bassa espressa in μg/mL di antibiotico in grado di inibire la crescita di un determinato ceppo batterico.

Toggler descrizione estesa.

L’esecuzione e la refertazione dell’antibiogramma seguono le linee guida internazionali dell’EUCAST. L’EUCAST è la commissione europea che si occupa dei test di sensibilità antimicrobica (European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing - www.eucast.org/), nasce nel 1997 da membri dell’ESCMID (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Disease - www.escmid.org/) ed ha il preciso scopo di fornire breakpoints sempre aggiornati per la lettura dei test di sensibilità antimicrobica, siano essi automatizzati o manuali, da parte dei laboratori di microbiologia di tutta Europa.

Sulla base di criteri clinici, farmacologici e microbiologici EUCAST ha definito i breakpoint clinici necessari a definire le categorie Sensibile (S), Sensibile per aumento della esposizione (I) e Resistente (R):

  • Un microrganismo è classificato come (S), quando esiste un'elevata probabilità di successo terapeutico utilizzando un regime di dosaggio standard dell'antibiotico.
  • Un microrganismo è classificato come (I) quando vi è un'elevata probabilità di successo terapeutico quando viene aumentata l'esposizione all'antibiotico ad esempio regolando il regime posologico.
  • Un microrganismo è classificato come (R) quando esiste un'elevata probabilità di fallimento terapeutico anche quando vi è una maggiore esposizione all'antibiotico.

Le linee guida EUCAST non forniscono valori interpretativi quando il farmaco è noto per essere clinicamente inefficace contro il microrganismo, indipendentemente dai risultati in vitro. In alcuni casi viene refertata la sola categoria S, I o R che viene dedotta dal sistema esperto sempre sulla base delle linee guida internazionali. In altri casi viene refertata la MIC ma non la categoria interpretativa in quanto EUCAST non ha ancora definito i valori di breakpoint clinico.

Nella scelta dell’antibiotico da utilizzare  è necessario tenere presente altri fattori importanti oltre alla MIC. Il sito dell’infezione è importante perché i farmaci liposolubili raggiungono livelli più elevati nel tessuto di quanto non facciano nel siero. I farmaci escreti dal rene raggiungono nella vescica livelli molto più elevati rispetto ai livelli sierici. Inoltre, alcuni farmaci sono più efficaci contro i batteri Gram-negativi rispetto ai batteri Gram-positivi e viceversa.

I fattori per la scelta dell’antibiotico più appropriato includono:

  • Il valore numerico di MIC rispetto al breakpoint dell’antibiotico (più è distante la MIC dal valore di breakpoint minore è la probabilità di insorgenza di resistenza)
  • Il sito di infezione (livelli di farmaco ottenibili al sito di infezione)
  • Meccanismo d’azione (batteriostatico/battericida)
  • Farmacocinetica e farmacodinamica (volume di distribuzione, biodisponibilità, via di eliminazione)
  • Controindicazioni, possibili effetti indesiderati del farmaco, margine di tossicità
  • Facilità d’uso, frequenza e via di somministrazione

Test molecolari per lo studio delle resistenze batteriche

L’insorgenza di batteri resistenti agli antibiotici rappresenta ormai un problema di sanità pubblica globale, si diffondono sia in comunità sia nell’ambiente ospedaliero e la resistenza interessa sia batteri Gram-positivi che Gram-negativi.

I principali batteri che hanno acquisito elevata resistenza agli antibiotici includono le Enterobatteriaceae produttrici di carbapenemasi (CPE), gli Enterococchi resistenti alla vancomicina (VRE) e le Enterobatteriaceae produttrici di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. L'aumento della resistenza agli antibiotici limita fortemente le opzioni terapeutiche e questo provoca gravi conseguenze cliniche con incremento dei tassi di mortalità. Risulta quindi fondamentale una diagnosi precoce per somministrare ai pazienti trattamenti antimicrobici rapidi ed appropriati e nel contempo contrastare la diffusione della resistenza globale agli antibiotici. Il nostro laboratorio è in grado di rilevare le più note e importanti resistenze batteriche tramite l’indagine molecolare.

L’insorgenza di batteri resistenti agli antibiotici rappresenta ormai un problema di sanità pubblica globale, si diffondono sia in comunità sia nell’ambiente ospedaliero e la resistenza interessa sia batteri Gram-positivi che Gram-negativi.

I principali batteri che hanno acquisito elevata resistenza agli antibiotici includono le Enterobatteriaceae produttrici di carbapenemasi (CPE), gli Enterococchi resistenti alla vancomicina (VRE) e le Enterobatteriaceae produttrici di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. L'aumento della resistenza agli antibiotici limita fortemente le opzioni terapeutiche e questo provoca gravi conseguenze cliniche con incremento dei tassi di mortalità. Risulta quindi fondamentale una diagnosi precoce per somministrare ai pazienti trattamenti antimicrobici rapidi ed appropriati e nel contempo contrastare la diffusione della resistenza globale agli antibiotici. Il nostro laboratorio è in grado di rilevare le più note e importanti resistenze batteriche tramite l’indagine molecolare.

Enterobacterales/Enterococci - Resistenza agli antibiotici 

L’esame utilizza un test multiplex Real-time PCR che rileva ed identifica simultaneamente 8 geni responsabili di antibiotico resistenza:

  • Carbapenemasi: NDM, KPC, OXA-48, VIM, IMP
  • Beta-Lattamasi a spettro esteso (ESBL): CTX-M
  • Resistenza a Vancomicina: VanA, VanB
icona-pin-geografico
icona-servizio-preventivi

Preparazione e prenotazione

Preparazione
Non è necessario il digiuno
Prenotazione obbligatoria
No
icona-servizio-siringa-grigia

Tipo di campione

Tampone con gel
Tampone senza gel
Come conferire il campione

Ogni campione viene raccolto con un tipo differente di contenitore.
Se non sai quale tipologia utilizzare, contattaci. Nella maggior parte dei casi distribuiamo gratuitamente il contenitore di cui hai bisogno.

icona-servizio-orologio-grigio

Tempi di refertazione

10 giorni
Refertazione in regime d'urgenza

I campioni vengono refertati nel minor tempo tecnico possibile.
Sono garantite le urgenze cliniche: quelle analisi necessarie al medico per fronteggiare le situazioni di pericolo di vita.